Veganism. A choice, a rigid lifestyle and to me, I must admit, a bit of a problem when it’s up to baking and desserts. Until a few months ago I never had to wonder about cooking or baking vegan, but then met Mimi and Nevia. Adding difficulty to the already unknown culinary field Mimi eats no fruits and only a few vegetables, something that shocked me quite a lot. Usually I consider people who eat no fruit and no vegetables to have some health problems, to be often weak and very often sad but Mimi defies all of these preconceptions. Not only she is one of the most smiley persons I have ever met, she’s always enthusiast and energetic. A mistery to me, considered her diet. The few times I had the girls over it has been always quite a problem to meet their needs, oh well…Mimi’s needs. The first time I attempted making a vegan dessert was a tragedy and won’t even talk about it (it’s enough the girls make fun of it every time I have them over). The second time I made a vegan tart, with chestnut flour and chocolate and the result were pretty good. Feeling confident but wanting to try out something with margarine instead of seed oil I looked up for another recipe and thought to give it a little twist and change a few ingredients. The original recipe I was inspired by is from vegnews.com but instead of putting coffee I decided to put orange juice. I had already seen Mimi drinking orange juice and usually people who have problem eating fruit are more concerned about the consistency of it rather than it’s taste, right? I was to be proved wrong, oh so wrong! The girls were very pleased with the dinner, thought especially to fit their needs: pasta with broccolis and Mimi went crazy as soon as she saw the tart. “It looks just like a pie I used to eat for breakfast in Paris!” she kept saying, unaware that I had mentioned during our first course that orange juice and zest were added in the chocolate filling. The coffee already brewed I proceeded to cut the tart, quite proud of myself. Mimi plunged her spoon into the tart and with great anticipation had a mouthful of it, only to cry with shock and horror: “There’s mandarin in it!!!”. The shock was such she spent a few minutes staring at her slice, wondering what to do. In the end she scraped all the chocolate from the crust and ate her tart “naked”. Needless to say I felt quite bad, and learned my lesson. Next time just plain chocolate tart for Mimi. But if you are into chocolate and orange I highly suggest you this recipe. The orange flavour is quite strong, so if you want a milder taste add only half an orange zest or even a little less.
Chocolate Orange and Hazelnut Vegan Tart
makes one 24 cm cake tin
Crust
120 g margarine
60 gr sugar
¼ tsp powdered vanilla
90 gr walnut meal
180 gr AP flour
Filling
165 g dark chocolate
1 tbsp cornstarch
¼ tsp salt
160 gr orange juice
1 orange zest
Preheat oven at 180°C.
Mix margarine and sugar until light and fluffy, add vanilla powder and hazelnut meal.
Add flour 1/3 at a time, until the dough sticks together bit is still slightly moist.
Press the dough into a previously greased pan, prick it with a fork and bake approx 20’ or when it’s edges start to brown.
Let the crust cool completely.
Into a double pan melt the chocolate.
When it’s all evenly melted add the orange juice and mix thoroughly before adding salt and cornstarch.
Let it cook on direct heat until it starts to set.
Pour the mixture on the crust and refrigerate for 6 hours before serving.
Mimi’s tart slice / La fetta di crostata di Mimi
Crostata vegana al cioccolato, arancia e nocciole per Nevia ma non per Mimi
Veganismo. Una scelta, uno stile di vita rigido e per me, devo ammettere, un po’ un problema quando tratta di dolci. Fino a qualche mesi fa non ho mai dovuto preoccuparmi di cucinare vegan, ma poi incontrato Mimi e Nevia. Ad aggiungere difficoltà al tutto Mimi non mangia nessun tipo di frutta e solo pochi ortaggi, cosa che mi ha scioccato un bel po’. Di solito considero le persone che non mangiano frutta né verdura cagionevoli di salute, spesso deboli e molto spesso tristi, ma Mimi sfida tutti questi miei preconcetti. Non solo è una delle persone più sorridenti che abbia mai incontrato, ma è sempre piena di entusiasmo ed energia. Un mistero per me, considerata la sua dieta. Le poche volte che ho avuto le ragazze a cena per me è stato abbastanza difficile riuscire a soddisfare le loro esigenze, vabbè…le esigenze di Mimi. La prima volta che ho tentato di fare un dolce vegan è stata una tragedia, e non starò nemmeno a parlarne (è già sufficiente che le ragazze mi prendono in giro ogni volta che le vedo). La seconda volta che ho fatto una torta vegan, con farina di castagne e cioccolato, il risultato è stato abbastanza buono. Fiduciosa ma con la voglia di provare qualcosa con la margarina al posto dell’olio di semi ho guardato in giro per internet alla ricerca di un’altra ricetta che ho pensato di cambiare in un paio di ingredienti. La ricetta originale a cui mi sono ispirata è presa da vegnews.com ma invece di mettere il caffè nella crema al cioccolato ho deciso di mettere del succo d’arancia. Avevo già visto Mimi bere succo d’arancia e di solito le persone che hanno problemi a mangiare frutta sono più turbate dalla consistenza piuttosto che dal gusto, o sbaglio? Beh, mi sbagliavo eccome! Le ragazze sono riamaste molto soddisfatte della cena: pasta con broccoli, e Mimi è impazzita appena ha visto la crostata. “Sembra la torta che mangiavo per colazione a Parigi!”, continuava a dire ignara del fatto che durante la cena io avessi accennato che nella crema al cioccolato c’erano il succo e la scorza di una arancia. Con il caffè già pronto e servito in tavola ho provveduto al taglio della torta, non senza una punta d’orgoglio. Mimi, che non ci stava più nella pelle, ha affondato il cucchiaio nella crostata e con grande entusiasmo si è ficcata il boccone in bocca, solo per esclamare, in preda allo sgomento e orrore, “Ma c’è il mandarino!!!”. Uno shock tale che ha trascorso un paio di minuti a fissare la propria fetta, chiedendosi cosa fare. Alla fine ha raschiato tutto il cioccolato dalla crosta e mangiato la sua crostata “nuda”. Inutile dire che mi sono sentita molto male, e ho imparato la lezione: la prossima volta una semplice crostata al cioccolato. Ma se siete fans dell’accoppiata cioccolato e arancia vi consiglio vivamente questa ricetta. Il sapore dell’arancia è molto forte, quindi se volete un gusto più leggero aggiungete solo la scorza di mezza arancia o anche un po’ di meno.
Crostata vegan con crema di cioccolato e arancia
x una tortiera di 24 cm
Base
120 g margarina
60 gr zucchero
¼ cucchiaino di vaniglia in polvere
90 g di farina di nocciole (o nocciole tritate finissime)
180 gr farina 00
Crema al cioccolato
165 g cioccolato fondente
1 cucchiaio di amido di mais
¼ cucchiaino di sale
160 g succo d’arancia
scorza grattugiata di una arancia
Preriscaldate il forno a 180° C.
Mescolate la margarina e lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete la vaniglia in polvere e la farina di nocciole.
Aggiungete la farina 1/3 alla volta, fino a quando l’impasto si amalgama ed è ancora leggermente umido.
Premete l’impasto in una teglia precedentemente imburrata con la margarina, bucherellate con una forchetta e cuocete circa 20′ o quando i bordi iniziano a scurirsi.
Lasciate che la crosta raffreddi completamente.
In un pentolino a bagnomaria sciogliete il cioccolato.
Quando è tutto sciolto uniformemente aggiungete il succo d’arancia e mescolare bene prima di aggiungere il sale e la maizena.
Fate cuocere a fuoco diretto e lento, fino a quando la crema non comincia ad addensarsi.
Versate il composto sulla base e mettete in frigorifero per almeno 6 ore prima di servire.