What I love the most about having a blog and a Facebook page is having inputs from fellow bloggers, followers and friends. Sometimes I wish I’d dedicate more time of my time to studying from books, but 90% of the time I end up following another blog’s inspiration, or responding to special requests from friends and family. This time around Serena (who works here, how cool is she?), an old friend from Padoa Art School, asked me whether I had a good recipe for a german pastry she loves. Poppy seed snails. Hold on, I had read on the net about those, but remembered they originate from Eastern Europe countries such as Poland. A quick look in google and bingo! Plenty of recipes, shapes and variations on the poppy seed roll theme. Gosh, maybe too much! Cakes, puff pastry kolache, sweet brioche snails, what was the right recipe? I opted for a brioche dough, and having already found the perfect recipe for a butter based dough I decided to venture into the oil based dough world, just to see what would come out of it. And slowly entering the cruelty free food world, one ingredient at a time, being Serena vegan. I couldn’t drop the eggs, a transition too violent for me, not accustomed at all with vegan cuisine. To my defense I can certify the eggs came from happy hens, my aunt’s hens! Seeing Gi’s oil based brioche was a relief, such a nice rise and texture. Shame on me I screwed up putting too much water (that happens when you mix dough at 11 p.m.) and had to improvise. The results were nice, but I’ll definitely try her recipe soon. Choosing the filling has been the hardest part of all and after a lot of googling I decided to more or less follow these instructions. What can I say about this recipe, the brioche is soft enough, especially when straight out of the oven. I did notice a little drying up in the following hours and I would suggest to freeze al snails that are not eaten straight away. The filling is very nice and balanced, not too sweet. Maybe next time I’ll try and mix it a little more, but overall nice. Here is my version of poppy seed snails for Serena, but expect me to come back on this one since I’d like to come out with a 100% veg recipe!
Poppy seed snails
Poppy-seed filling
40 gr poppy seeds
30 ml milk
40 gr wildflower honey
1 pinch of salt
a squeeze of lemon juice
17 gr walnuts
17 gr raisins
Combine the ingredients in a saucepan and simmer 10′.
Blend the mixture until you have a grainy cream.
Allow to cool.
Brioche
70 gr levain, 100% hydration, already refreshed
270 gr AP flour (11 % protein)
20 gr raw cane sugar
2 eggs
60 gr of water
2 grof salt
15 gr olive oil
1½ tbsp raw cane sugar
2 tbp raw cane to sprinkle on the snails
Dissolve the levain in all the water, add sugar and 150 grams of flour until you get a smooth dough, allow to rest 20′.
Add eggs, oil and salt.
When the mixture starts to dissolve in the liquids slowly add the rest of the flour until you get a smooth and compact dough.
Rise until doubled, in a bowl covered with plastic wrap.
Rest in the refrigerator for 8 hours.
Out of the fridge pour the dough on a very well floured surface, and roll 1 cm thick.
Spread with the poppy seeds filling.
My advise is to put a small amount and spread it with your fingers, it is not so simple because the filling is grainy and difficult to apply.
Sprinkle with a tablespoon and a half of raw cane sugar.
Roll the dough on the longest side and put on some parchment paper on a baking tray, with the fold resting underneath and place in the refrigerator 30′.
Using a very sharp knife cut the snails, about 1.5-2 cm thick and help yourself with the blade to lay them on the baking sheet.
Be very gentle as the dough is very soft.
Let stand 45’.
Sprinkle the snails with sugar cane.
Preheat oven to 200° C, bake in the lower part of the oven lowering the temperature to 180° C, for about 20′.
Delle chioccioline ai semi di papavero per Serena
Quello amo di più dell’avere il blog e una pagina Facebook è la quantità di input che provengono da altri blogger, followers e amici. A volte vorrei riuscire a dedicare più tempo allo studio sui libri, ma il 90% delle volte finisco per perdermi dietro l’ispirazione che mi da’ un altro blog oppure le richieste particolari da parte di amici e familiari. Questa volta è stata Serena (che lavora qui, quanto é ganza?), una amica che ho frequentato durante il mio anno all’Istituto Pietro Selvatico di Padova, che mi ha chiesto se avessi nel mio folder una buona ricetta per un dolce tedesco che ama particolarmente, le chioccioline ai semi di papavero. Avevo già letto in rete di questi dolcetti, ma ricordavo che provenissero originariamente dai paesi dell’Europa dell’Est, tipo la Polonia. Un rapido sguardo su Google e bingo! Un sacco di ricette, forme e variazioni sul tema dolce ai semi di papavero. Accidenti, too much! Torte, dolcetti di pasta sfoglia, chioccioline di brioche dolce, ma qual è la ricetta giusta? Ho optato per una pasta brioche e, avendo già trovato la ricetta perfetta per un impasto a base di burro, ho deciso di avventurarmi nel mondo degli impasti a base di olio. Giusto per vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. E pure mettendo un piedino nel mondo dell’alimentazione cruelty free, un ingrediente alla volta, essendo Serena vegana. Vista la mia insicurezza cronica nel mondo della cucina vegano non me la sono sentita di lasciare le uova fuori dall’impasto, una transizione troppo violenta per me, ma a mia difesa posso certificare che le uova usate nella mia cucina provengono da galline felici, e galline di mia zia! Vedere la ricetta di Gi per una brioche a base di olio è stato un sollievo, meravigliosamente lievitata e con una consistenza da sogno. Ovviamente ho fatto un casino incredibile mettendo troppa acqua (questo succede quando si mescolano gli impasti alle 23:00 dopo una giornata impegnativa!) e ha dovuto improvvisare per rimediare al danno. I risultati sono stati abbastanza buoni, ma proverò sicuramente la sua ricetta presto. La scelta della ricetta per la farcia è stata la parte più difficile di tutto e dopo un sacco di googling ho deciso più o meno seguire queste istruzioni. Il risultato? Una brioche abbastanza morbida, soprattutto quando le chioccioline sono appena sfornate. Ho notato, nelle seguenti ore, che l’impasto tende a seccare un po’ e mi sento di suggerire di congelare le chioccioline che non si mangiano subito. Il ripieno è molto buono ed equilibrato, non troppo dolce. Forse la prossima volta proverò a frullarlo un po ‘di più, ma nel complesso è molto piacevole. Ecco la mia versione delle chioccioline ai di semi di papavero, dedicate a Serena. Ma non stupitevi se la ricetta verrà riproposta in un qualche modo, aspiro ad ottenere un dolce veg al 100%!
Chioccioline ai semi di papavero
Farcia ai semi di papavero
40 gr semi di papavero
30 ml latte
40 gr miele millefiori
1 pizzico di sale
una strizzata di succo di limone
17 gr noci
17 gr uvetta
Unire gli ingredienti in un pentolino e lasciare sobbollire 10’.
Frullare il composto finché si formerà una crema granulosa.
Lasciare raffreddare
Brioche all’olio
70 gr di licoli idratato 100% già rinfrescato
270 gr farina 00 (11% di proteine)
20 gr di zucchero di canna greggio
2 uova
60 gr di acqua
2 gr di sale
15 gr di olio d’oliva
1 cucchiaio e ½ di zucchero di canna greggio
zucchero di canna greggio per spolverare le chioccioline
Sciogliere il licoli nell’acqua, aggiungere lo zucchero e 150 gr di farina finché si ottiene un impasto compatto, fare riposare 20’.
Aggiungere l’uovo, olio e sale.
Quando l’impasto inizia a sciogliersi per bene nel liquido aggiungere poco alla volta la farina, finché otterrete un impasto liscio e compatto.
Fare lievitare fino al raddoppio nella ciotola coperta con pellicola alimentare.
Mettere in frigo per 8 ore circa.
Fuori dal frigo stendere su un piano molto ben infarinato, ad uno spessore di 1 cm.
Spalmare con la farcia di semi di papavero.
Consiglio di mettere una piccola quantità e spalmare bene con le dita, non è così semplice perché la farcia rimane granulosa e difficile da stendere.
Spolverare con un cucchiaio e mezzo di zucchero di canna greggio.
Arrotolare bene e lasciando il taglio dell’impasto sotto mettere su una teglia ricoperta di carta da forno e far riposare in frigorifero 30’.
Tagliate le rondelle dal salsicciotto, farete un po’ fatica perché l’impasto è molto morbido.
Consiglio di usare un coltello molto affilato e di appoggiare le chioccioline sulla lama per stenderle sulla carta da forno della teglia.
Lasciare riposare 45’, se possibile lasciando nel forno con la luce accesa o una pentola di acqua bollente per 30’.
Spolverare le chioccioline con lo zucchero di canna.
Preriscaldare il forno a 200°C, infornate nella parte bassa del forno, abbassate a temperatura a 180°C e cuocete per 20’.
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